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Gli Ultimi saranno ultimi
di Massimiliano Bruno
regia di Giampiero Solari e Furio Andreotti
da un'idea di Massimiliano Bruno, Paola Cortellesi, Riccardo Milani, Furio Andreotti
Scritto con Paola Cortellesi, Furio Andreotti, Giampiero Solari
Un’operaia incinta si ritrova disoccupata alla vigilia del parto. La donna è disperata e la sua reazione è improvvisa quanto maldestra: irrompe sul posto di lavoro e prende in ostaggio la responsabile del suo licenziamento. Questo è il punto di partenza de ”Gli ultimi saranno ultimi” una tragicommedia italiana che gravita intorno al mondo del lavoro. Una vicenda vissuta tutta in una notte, in cui si incrociano i destini di uomini e donne normalmente distanti tra loro: una fredda dirigente d’azienda piegata alle leggi di mercato, una ingenua poliziotta di provincia, un transessuale sarcastico e disilluso, un guardiano notturno pensionabile e trasandato, una saggia donna delle pulizie fissata con le canzonette e un bambino che sta per nascere…
E se decidesse di venire al mondo proprio quella notte?
Paola Cortellesi interpreta tutti i protagonisti di questa storia, in un monologo amaro e dissacrante.
Costumi: Alberto Moretti
Progetto luci: Paolo Manti
Musiche originali: Rocco Tanica
Arrangiamenti: Davide Pistoni
Aiuto regia: Claudio Renzetti
fonte: paolacortellesi.it
I numeri
La turnée, durata quasi due anni (partita nel 2005 e terminata il 31 marzo 2007), ha toccato 59 città italiane, con 189 repliche e oltre 250.000 spettatori, registrando sempre il tutto esaurito.
I premi
Premio della Critica [consegnatole il 22 settembre 2005 al Teatro Argentina di Roma]
Premio Anima per il Teatro a Paola Cortellesi (come interprete) e Massimiliano Bruno (come autore) per 'Gli ultimi saranno ultimi' [ricevuto il 22 giugno 2006 in Campidoglio, per l’attualità del testo che affronta importanti tematiche sociali legate al mondo del lavoro]
Premio Eti - Gli Olimpici del Teatro a Paola Cortellesi come Miglior Interprete di Monologo [ricevuto il 15 settembre 2005 a Vicenza, che l’ha portata in udienza al Quirinale con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il successivo 20 settembre] fonte
Le recensioni
"Paola Cortellesi torna al teatro, primo amore. E rientra alla grande, con un bellissimo monologo, un vero e proprio tour de force interpretativo"
Ugo Volli (La Repubblica - 26 gennaio 2006)
"Toccare argomenti drammatici riuscendo a suscitare un sorriso per poi raggelarlo è un esercizio molto difficile che impone intelligenza, misura, sensibilità. Doti che la bravissima Paola dimostra di possedere"
Magda Poli (Corriere della Sera - 21 gennaio 2006)
"Da una situazione esplosiva nasce una vicenda che esploderà coinvolgendo sei personaggi, tutti interpretati dalla bravissima Cortellesi senza trucchi, senza travestimenti e senza messa in scena, se non una pedana che ruota, con un effetto di scansione quasi cinematografica."
Maria Novella Oppo (L'Unità - 26 gennaio 2006)
"Una tragi-commedia all'italiana che racconta le problematiche di un mondo del lavoro che penalizza sempre le categorie più deboli."
Luca Dondoni (La Stampa - 15 gennaio 2006)
"Sei personaggi e due ombre, un solo corpo, quello di Paola Cortellesi, in uno spazio scuro in una pedana nera e girevole come le vite che anima"
Miriam D'Ambrosio (Il Giornale - 26 gennaio 2006)
"Paola interpreta un monologo tragicomico sugli eterni perdenti. Lei, invece, spazia dal palcoscenico alla tv, al cinema. E senza sbagliare un colpo."
Elena Oddino (Gioia - 31 gennaio 2006)
"Unica protagonista del monologo a più voci, si trasforma senza l'aiuto di abiti, trucco e parrucco, ma solo grazie a un'incredibile abilità nel cambiare dialetto"
Alessandra Menzani (Libero - 15 gennaio 2006)
"Una tragicommedia che gravita attorno al mondo del lavoro. Una vicenda vissuta tutta in una notte in cui si incrociano i destini di uomini e donne normalmente distanti tra loro"
(Film tv - 22 gennaio 2006)
"La Cortellesi, anche se va sull'onda di una grande popolarità televisiva, ha saputo dar voce a un tema ben più coinvolgente di uno schizzo satirico qualunque"
Silvana Zanovello (Il Secolo XIX - 31 gennaio 2006)
"Siamo nel campo del mirabolante "critico" (del sociale). Ma anche dello spiritoso (o dello humor) e del seriamente drammatico, come può essere drammatica la televisione quando racconta vicende patetiche, di ordinaria follia quotidiana"
Franco Cordelli (Corriere della Sera - 21 marzo 2006)
"Niente travestimenti, a costruire i personaggi è un gesto o uno slittamento linguistico come nella tradizione dei comedians, anche se qui il monologo aspira a una drammaturgia elaborata, su un tema per niente scontato qual è il lavoro precarizzato"
Gianni Manzella (Il Manifesto - 2 aprile 2006)
"La Cortellesi modula con straordinaria bravura la sua voce e il suo corpo per entrare nell'anima dei personaggi. Tutt'intorno l'essenzialità di un quadro che sottolinea le vicende a cui assiste. Una narrazione che corre veloce come le vite dei protagonisti."
Giuditta Bolognesi (L'Arena - 4 aprile 2006)
fonte: paolacortellesi.it
Trailer e Conferenza stampa
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